MOZIONE n. 52 del 09/05/2023
In materia di contrasto al bracconaggio e tutela del lupo come specie animale protetta

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
- Il lupo (Canis lupus) è un predatore al vertice della catena alimentare, principalmente carnivoro, che si caratterizza per la grande adattabilità a diversi ambienti e per il suo ruolo nell’ecosistema in grado di contribuire al mantenimento della biodiversità;
- l’alimentazione del lupo è composta principalmente da ungulati, in prevalenza cinghiali. Pertanto, la sua presenza risulta uno strumento efficace anche per il contenimento della popolazione di cinghiali che hanno il lupo come il loro naturale predatore;
- numerosi studi hanno evidenziato come la predazione selettiva operata dai lupi sia efficace dal punto di vista sanitario, nel contenere diverse patologie della fauna selvatica che si possono trasmettere anche al bestiame domestico;
- nella Regione Calabria, la presenza documentata di branchi stabili e riproduttivi di lupi riguarda diverse aree montuose: il Massiccio del Pollino, il Massiccio della Sila, i Monti della Catena Costiera, le Serre ed il Massiccio dell’Aspromonte;
- la presenza del lupo, che negli ultimi decenni è tornato naturalmente a ripopolare il territorio, richiede un articolato confronto anche con chi svolge attività zootecniche. Considerato che: - un grave episodio di bracconaggio è avvenuto in data 26 aprile 2023, con il ritrovamento di un esemplare di lupo ucciso da un colpo di arma da fuoco, presso il Comune di Celico (CS), Frazione Lagarò;
- in data 30 gennaio 2023 un esemplare di lupo è stato ucciso sul versante orientale del Parco Nazionale dell'Aspromonte, in località Monte Scapparrone, presso il Comune di Africo (RC);
- in data 17 dicembre 2022 un esemplare di lupo è stato vittima di un incidente stradale, investito ed ucciso lungo la S.S. 106 presso il Comune di Rocca Imperiale (CS);
- diverse altre uccisioni di lupi si sono verificate negli ultimi anni sul territorio calabrese, di cui alcune non menzionate sui mezzi di informazione. Considerate altresì: - che la Direttiva “Habitat” (92/43/CEE) recepita dall’Italia con DPR n. 357 del 08/09/97 inserisce il lupo tra le specie prioritarie di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa, proibendone la cattura, l’uccisione, il disturbo, la detenzione, il trasporto, lo scambio e la commercializzazione;
- che la Convenzione di Berna inserisce il lupo tra le specie strettamente protette, proibendone la cattura, l’uccisione, la detenzione e il commercio;
- che la legge n. 157 del 11/02/92 infine, all’articolo 2, comma 1, lettera a, riconosce il lupo tra le specie particolarmente protette anche sotto il profilo sanzionatorio.
Impegna la Giunta regionale
- ad adottare misure sottese a contrastare il bracconaggio, supportando iniziative di formazione dirette agli allevatori e agli altri soggetti che vivono e frequentano la montagna;
- ad informare la popolazione, in cooperazione con le associazioni ambientaliste e di volontariato, riguardo i comportamenti corretti da adottare nelle aree di presenza del lupo, allo scopo di prevenire comportamenti che possano alimentare il conflitto lupo-uomo;
- a predisporre un programma di sostegni alle imprese agricole, per la realizzazione di presidi di prevenzione dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni e alle opere effettuate sui terreni di pascolo.

Allegato:

09/05/2023
F. LAGHI